Il Conero e l’infinito

Vista dall'alto della Riviera del Conero

Sirolo

Suggestivo borgo incastonato come una perla tra il verde del Conero e l’azzurro dell’Adriatico. Un labirinto di vicoli da percorrere a piedi fino all’incantevole belvedere della piazza principale, per ammirare tutto lo splendore della costa e concedersi una rilassante cena in uno dei ristorantini dei paraggi. Vale la pena perdersi tra angoli pittoreschi e monumenti come la chiesa di San Nicola del 1765, costruita sui resti di una chiesa preesistente risalente al 1230, la chiesa del Rosario del XVIII secolo, a pochi passi dalla porta medioevale, e il teatro comunale Cortesi, gioiellino d’architettura di fine Ottocento.

Numana

Un piccolo centro storico adagiato sulla cima del promontorio che domina il porto. Nelle serate estive si anima di eventi e del vivace passeggio dei vacanzieri. Il gelato da “Morelli” in piazza del Santuario è una delizia da non perdere, come pure una cena con vista spettacolare al ristorante La Torre. Nella piazzetta del belvedere svetta “la Torre”, resto di un campanile o di un torrione di avvistamento, da cui si può ammirare uno dei più bei panorami della regione. La Costarella, con le sue case di pietra calcarea un tempo abitate prevalentemente da pescatori, è la via più caratteristica, il passaggio tra la parte alta e il mare.

Ancona

Fondata dai Siracusani nel IV sec. a. C., è il capoluogo delle Marche nonché uno degli scali più attivi del Mediterraneo.  La zona antica del porto invita a un percorso segnato da tappe significative, dalle mura storiche alle rovine romane, dall’Arco di Traiano all’ Arco Clementino, fino al basamento della Lanterna. In cima al colle Guasco, dominato dal duomo di San Ciriaco, uno dei monumenti romanici più belli dell’Italia centrale, la vista è memorabile.  Meritano una visita le famose Grotte del Passetto, in una delle spiagge cittadine più suggestive d’Italia. Un tempo depositi per le imbarcazioni dei pescatori, oggi sono un colorato rifugio estivo per i “grottaroli”, simbolo della socialità dorica.

Camerano e le grotte

Il piccolo borgo collinare a pochi chilometri dal Conero nasconde uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti della regione. Sotto al centro storico si estende una città sotterranea scavata nell’arenaria e strutturata in un percorso labirintico di circa tre chilometri. Nel corso dei secoli l’ipogeo è stato ampliato fino a svelare ornamenti architettonici, bassorilievi religiosi e stanze circolari, testimonianze di una storia non del tutto decifrata, che dagli antichi riti pagani arriva fino alle due guerre mondiali. La cittadina è famosa anche per la festa del Rosso Conero a fine estate, evento popolare di grande richiamo.

Osimo

Una cittadina elegante a pochi chilometri dal Conero, dove concedersi una piacevole visita estiva, magari per un aperitivo in piazza o una passeggiata serale. Dai giardini di Piazza Nuova il panorama si estende dal mare ai monti. L’Auximum romana è ricca di vestigia antiche, come le statue romane acefale conservate nel Palazzo Comunale che valgono agli osimani il soprannome di “senza testa”. Oltre a importanti monumenti religiosi, come il Duomo di San Leopardo e la Basilica di San Giuseppe da Copertino, sono  degne di interesse anche le grotte sotterranee, un complesso labirintico di cunicoli artificiali scavati nella roccia che collegano alcuni palazzi nobiliari cittadini.

Offagna

Dominata dalla scenografica Rocca a pianta quadrata con torri e un imponente mastio. Spicca tra gli eventi estivi la festa medievale, un appuntamento ricco di suggestioni, rievocazioni storiche e spettacoli di strada.

Loreto

Città legata al più grande santuario mariano d’Italia e alla Santa Casa di Nazareth, un luogo di culto visitato ogni anno da milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Nella basilica hanno lavorato alcuni tra i maggiori artisti del Quattrocento e del Cinquecento: Melozzo da Forlì, Luca Signorelli, Bramante, Sansovino e Lorenzo Lotto.

Recanati

“Natio borgo” di Giacomo Leopardi, dove esplorare i luoghi della sua vita e gli scorci in cui risuonano ancora i suoi versi. Dal campanile della chiesa di Sant’Agostino, la torre del passero solitario, passando per la piazza del Sabato del Villaggio con il Palazzo Leopardi, la chiesa di Santa Maria di Monte Morello dove fu battezzato, l’umile casa di Silvia, fino al Colle dell’Infinito, con i suoi «interminati spazi» e «sovrumani silenzi». A conclusione di questo affascinante itinerario ci si può concedere una visita esclusiva con degustazione al frantoio Fuselli.

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