Tra natura e cultura.

Ragazza con cappello che guarda una chiesa nella Riviera del Conero

Il promontorio verde sull’Adriatico ormai è un’icona. Ma il monte Conero e la sua riviera sono molto più che un simbolo per il turismo marchigiano. La bellezza incontaminata dell’area è un punto di partenza e di arrivo di itinerari diversi che spaziano tra natura e cultura, dalle tinte pastello dei colli all’azzurro cristallino del mare. Il territorio costiero si snoda dal porto di Ancona a quello di Numana, tra insenature, spiagge rocciose o sassose, angoli di impareggiabile pregio naturalistico.

Partendo dal capoluogo con le sue grotte caratteristiche, si passa per Portonovo, autentica perla dal mare smeraldino e gioielli architettonici come la chiesa di Santa Maria e la torre Clementina. Attraversando il Monte Conero si incontra Sirolo, delizioso borgo a picco sul mare, quindi Numana, col suo porticciolo turistico e l’Antiquarium Statale, per poi raggiungere Marcelli e le comodità offerte dalle sue strutture balneari.

Allontanandosi dalla costa ci si sposta a Camerano, celebre per il suo misterioso dedalo sotterraneo. Sulla collina poco distante spicca il Santuario mariano di Loreto. Si prosegue per la capitale della fisarmonica, Castelfidardo, dove si può visitare il museo internazionale dedicato allo strumento, fino a raggiungere Osimo, per ammirare i suoi tesori di epoca imperiale custoditi nel Palazzo Comunale. 

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